Il 23 aprile di ogni anno gli scout festeggiano San Giorgio. Come da tradizione è un momento dove ogni scout rinnova la propria Promessa scout ed è un momento anche per riflettere sulla legge e sulla promessa scout. Presi da tante cose non scordiamoci cosa ci diceva Baden Powell nel suo libro Scautismo per ragazzi a proposito di San Giorgio
Egli scrive in “Scautismo per Ragazzi” :
“I cavalieri avevano scelto S.Giorgio come Santo Patrono perché era il solo santo che venisse rappresentato a cavallo. Adesso S.Giorgio è anche il Santo Patrono degli scouts di tutto il mondo, e quindi tutti gli esploratori dovrebbero conoscere la sua storia.
Giorgio nacque in Cappadocia nel III secolo. A diciassette anni si arruolò come soldato di cavalleria e presto divenne famoso per il suo coraggio. Una volta giunse in una città chiamata Selem: vicino a questa città viveva un dragone, al quale si doveva dare ogni giorno in pasto uno degli abitanti, scelto a sorte.
Il giorno in cui giunse là San Giorgio la sorte era caduta sulla figlia del re. S.Giorgio decise che ella non doveva morire, e così uscì a combattere contro il drago, che viveva in una vicina palude, e lo uccise.
San Giorgio è il modello a cui dovrebbe ispirarsi ogni scout.
Quando si trovava di fronte ad una difficoltà o ad un pericolo, per grande che fosse, anche sotto forma di dragone, egli non lo evitava, né lo temeva, ma lo affrontava con tutta la forza che poteva infondere in sé e nel suo cavallo. Malgrado non fosse armato adeguatamente per un tale scontro, aveva semplicemente una lancia, si slanciò sul suo avversario, fece del suo meglio, e alla fine riuscì a superare una difficoltà contro cui nessuno aveva osato cimentarsi. Ed è proprio così che uno scout dovrebbe fronteggiare le difficoltà e i pericoli, per grandi e spaventosi che possano sembrare, e malgrado egli stesso possa essere mal equipaggiato per la lotta.
Deve andargli incontro arditamente e fiduciosamente e usare le sue migliori facoltà per cercare di superarli: in questo modo è probabile che gli arrida il successo”
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